di Alessandra Daniele
• Anche se il prossimo presidente USA avrà diritto assoluto di vita e di morte anche sugli italiani, ai semplici sudditi della periferia non è consentito partecipare alla sua elezione neanche per finta, come succede a quegli americani i cui voti elettronici rischiano la fine delle pillolette divorate dal vecchio PacMan.
Se agli italiani è negato votare, gli è però almeno consentito tifare.
Così, eccone alcuni tentare di abbellire il livido squallore da discarica della politica italiana con un cartellone colorato a stellestrisce. Come un baraccato che ritagliandosi una veranda finta nel cartone sognasse di far sembrare una villetta il suo tugurio di lamiera. Poi arrivano le ruspe.
• Dopo quella di Magdi Cristiano Allam, battezzato in mondovisione da Papa Ratzinger in persona, ecco un’altra conversione controversa: Gesù Cristo ha deciso di passare al Pastafarianesimo, la celebre religione del mostro volante di spaghetti. “So di essere nato per sopportare le peggiori sofferenze, persecuzioni, derisioni, flagellazioni, crocifissioni… ma a tutto c’è un limite — ha dichiarato il Messia — Appartenere alla stessa Chiesa di quei due lì era insopportabile anche per me.”
• Un arabesco di strani disegni circolari è comparso stamattina misteriosamente inciso sul più largo cumulo di spazzatura abbandonata della provincia di Napoli. Gianni De Gennaro ha affidato le indagini sul curioso fenomeno all’esperto più qualificato del ramo misteri-spazzatura: Roberto Giacobbo.
Durante una ricognizione aerea, il conduttore di Voyager ha definito il fenomeno di chiara origine aliena. “Dopo i Crop Circles, i cerchi nel grano, ecco i Crap Circles, i cerchi nella merda” ha dichiarato, adattando la celebre definizione. Poi si è raccomandato che l’importante testimonianza di vita extraterrestre non venga in alcun modo rimossa. “Non si preoccupi — lo ha rassicurato De Gennaro, — durerà quanto le piramidi”.
• Per anni, con macho stoicismo, Wojtyla ha portato personalmente il crocefisso della Via Crucis per tutte le stazioni della diretta TV, finché glielo hanno consentito i malanni. Le prime volte lo lanciava anche in aria e lo riprendeva al volo, facendolo piroettare come un bastone da majorette.
Quest’anno Ratzinger invece lo ha toccato solo per pochi minuti alla fine, reggendolo con la punta delle dita, e poi l’ha mollato, quasi come se gli scottasse le mani.
Direi di provare con l’aglio.