di Matteo Boscarol
Tokyo- La stella nascente della nuova letteratura underground giapponese sembra uscita da uno dei sui romanzi: è bionda, magrissima, ma senza piercing o tatuaggi visibili, estremamente taciturna e riservata fatta eccezione per alcuni sorrisi che ne rivelano la giovanissima eta`, appena ventidue anni. Negli ultimi tempi, è diventata un vero e proprio punto di riferimento della scena artistica nipponica, mai come in questo periodo spumeggiante di nuove idee e intuizioni, fra letteratura, musica, teatro, manga ed altro ancora. L`abbiamo incontrata all`hotel “Hilltop” di Tokyo, luogo gia`prediletto da molti scrittori ed artisti.
Accompagnata dal suo agente, nonostante il successo nazionale dei due libri fino ad ora pubblicati in patria, la Kanehara non sembra essersi montata la testa, infatti si è dimostrata subito molto gentile e disponibile. Ci sembra che al di la` degli aspetti prettamente stilistici, uno dei meriti del suo libro “Serpenti e piercing”, ben tradotto da Alessandro Clementi per i tipi della Fazi, sia stato quello di aver individuato, come punto nevralgico del nostro tempo, il tema del corpo.
Un corpo qui inteso non come “corpse” (corpo morto) ma come qualcosa che vive, tanto piu` se sospeso sull`abisso della morte, sempre aperto alle varie modificazioni, alle varie rigenerazioni.
Si ricordi qui di sfuggita che il serpente, in un paese fondamentalmente shintoista quindi “pagano” (come giustamente ricordava Mishima) come il Giappone è simbolo di guarigione e di cambiamento privo di tute le connotazioni legate a un senso di colpa e del peccato tipicamente cristiano.
Di questo ed altro abbiamo parlato in circa mezz`ora di piacevole conversazione con la giovane Kanehara.
Ci puotrebbe dire che rapporti ha con la cosiddetta letteratura classica : Mishima, Abe, Dazai…
Per essere sincera non è che li abbia letti molto, anche se mi è stato detto da alcune persone che, per certi versi, le tematiche affrontate sono abbastanza simili. Direi che gli autori che ho letto sono altri.
Per esempio Ryu Murakami , a cui è stata paragonata?
Certamente! Murakami proprio mi piace!
Che cosa conosce della letteratura americana o europea, la conosce? Apprezza qualcuno in particolare?
Mi ricordo che da giovanissima, su consiglio, lessi e apprezzai Bataille, Radiguet e…. Rimbaud, si anche Rimbaud, non perche` fossi fissata con la letteratura francese, ma cosi` per pura casualita`.
Ci puo` dire se per scrivere si lascia ispirare da qualcosa in particolare: la musica, i manga?
Direi che come molte persone cerco l`ispirazione un po` da tutto cio`che è disponibile: recentemente, per esempio, molto spesso scrivo ascoltando musica house. Oppure andando al cinema, che è proprio una mia passione.
Qualche film o qualche autore che le piacciono particolarmente?
Senza dubbio David Lynch, il vostro Visconti e di recente un film d`animazione giapponese “Mind Game” .
“Mind Game” l`animazione d`avanguardia e follemente surreale che sta spopolando in Giappone?
Si, si proprio questo che fra l`altro è stato tratto da una serie di manga anch`essa molto interessante.
In un certo immaginario cyberpunk modificando il corpo si vuole cambiare se stessi, la propria personalita`. Lei sottoscriverebbe questa dichiarazione?
Si, questo lo si puo`vedere nel mio primo lavoro (“Serpenti e piercing” ndr) anche se è un qualcosa che non ho cercato, infatti ho scritto il libro semplicemente buttando fuori cio` che avevo dentro senza stare a pensarci tanto. Inoltre cio` che per me è piu` importante non è il tatuaggio o il piercing in se, ma il fatto di fare, di portare avanti questa scelta, di deciderlo.
In Italia è da poco uscito quello che è stato due anni or sono il suo debutto, ma in Giappone a luglio uscira` il suo terzo libro. Potrebbe dirci qualcosa di piu` sugli ultimi due?
“Ash baby” (il secondo, ndr) detto molto brevemente racconta la storia di un pedofilo e di una ragazza ventenne che convivono nello stesso appartamento e che alla fine cominciano una difficile e tormentata relazione…
Proprio perche` affronta delle tematiche di pedofilia non potra` essere pubblicato in America, almeno lo pubblicassero in Italia!
L`ultimo che ho scritto invece uscira` a luglio e si intitola “Amebic” e, a differenza degli altri lavori è un po` piu` introspettivo: guarda e descrive cioe` i cambiamenti, l`interiorita`mutevole(come un`ameba appunto) del protagonista e di coloro che lo circondano.
Qualche critico ha ravvisato nei suoi libri una forte dose di pessimismo, mentre a mio parere è vero l`esatto contrario, cercare cioe` dei modi alternativi di essere costruttivi. Lei che ne dice?
Sono d’accordo con Lei, pensi che io pensavo di esser stata positiva ed ottimista!Certo le storie possono sembrar a prima vista senza speranza, ma c’è sempre un nuovo modo di mettersi in gioco, di cercare vie d`uscita. Cio` mi sembra vero anche per le nuove generazioni, che staccandosi da quella passata stanno affrontando territori diversi, nuove direzioni.