di Giuseppe Genna
Se non fosse che sembra di stare in un film dei fratelli Marx, ci sarebbe da piangere. Provate però voi ad andare a dire “Marx” a questi signori di cui stiamo per affrontare i surreali profili, e poi vedete se davvero non c’è da piangere. Stiamo parlando della “polizia parallela” di Gaetano Saya e Riccardo Sindoca, quel DSSA che tentava di accreditarsi a livello internazione come dipartimentimento collaterale e non ufficiale dei Servizi Segreti italiani. La storia è nota e ormai eviscerata in quasi tutti i suoi aspetti di complotto all’amatriciana. Tra poco, secondo le dichiarazioni dello stesso Saya, verranno resi noti i 150 nomi della lista di appartenenti al DSSA. Si intende qui, tuttavia, attirare l’attenzione su un aspetto esotico, che forse nulla ha a che fare con la vicenda giudiziaria, ma che curiosamente permette di incrociare gli stessi nomi, gli stessi simboli, sponsor tutti da verificare. Benvenuti nel professionale universo parallelo dell’Acuologia.
L’Acuologia non c’entra nulla con i servizi segreti. A navigare in profondità il sito della società di Acuologia, ci si imbatte da subito in Riccardo Sindoca, nel ruolo di numero due della misteriosa piramide gerarchica che presiede alla gestione di questa orfica associazione. Il vertice acuologico è una persona fisica: Pasquale Romano, che è presidente e fondatore dell’Acuologia, citato anch’egli nell’inchiesta della procura che indaga sulla “polizia parralela”: degli incarichi (veri o presunti) di Sindoca, infatti, c’è traccia reperibile solo di quello svolto a Rho, presso l’ufficio del giudice di pace Pasquale Romano, come responsabile della sicurezza del Coordinatore e assistente per le relazioni esterne istituzionali.
Ci si mette un po’ a capire chi siano gli acuologi e in cosa consista l’attività acuologica. Ha sicuramente a che fare con Dio, perché nel sito ufficiale si viene accolti da una sorta di messaggio liberatorio: “Finalmente il teorema DIO, novità scientifica assoluta”. Ah. Infatti la sezione riservata ai fondamenti filosofici dell’Acuologia presenta immediatamente un afflato metafisico verace e profondo: si intitola La cultura olistica dell’uomo nuovo dell’era mediatica. In pratica, nel 1992 il giudice di pace Pasquale Romano inventa il termine Acuologia e subito lo mette sotto tutela legale: “Nuovo è il termine Acuologia che viene introdotto da Pasquale Romano nel 1992 e che si compone dei lemmi acùo e lògos [a significare appunto la scienza dell’ascolto dell’io (o del sé), dell’altro da sé, della natura, di Dio], qui rivisitata nelle sue significazioni autentiche, dal suo stesso autore”. Citando Heidegger e Galileo, fino a trapassare nella quantistica, Pasquale Romano afferma di avere scoperto la verità delle verità:
“Nuovo paradigma, questo, che accomunando finalmente res extensa et res cogitans, pone fine al cosiddetto dualismo cartesiano che ha rappresentato e rappresenta nel nostro tempo un serio ostacolo per l’affermarsi di una teoria del Tutto Cosmico qual è, appunto, la Teoria Acuonica Universale (Acuolologismo). L’Acuologia, infatti, è un sapere nuovo, che sulla base di proprie categorie dimostra il superamento non solo delle concezioni del trascendente e dell’immanente, delle teorie della creazione e dell’evoluzione (compresa quella di Darwin), ma anche di quelle della relatività e quantistica (come ha pensato il grande fisico Hawking con la sua ipotesi di una teoria del tutto). Con ciò volendo significare che l’Acuologia è un pensare altro che pone Iddio (Logos, Nous, Vita, Pensiero Universale) quale Principio Acuonooteistico Cosmico ovvero governo dell’intelleggibile e del sensibile, cioè Archè della totalità cosmica e/o di tutte le cose generate”
Chiaro, no? Non fosse chiaro, Pasquale Romano, deciso a rivelare il Principio Acuonooteistico Cosmico, ha pubblicato, a beneficio di noi tutti, la sua Summa Acuologica – Pensieri sul pensiero. Ellissi, parabole, aforismi, presso l’Editrice Nuovi Autori.
Altrettanto interessante e meno filosofica risultano i “patrocini” che Pasquale Romano e Riccardo Sindoca vantano nell’apposita sezione del sito acuologico. Per esempio, veniamo a scoprire che il Comune di Palermo sostiene l’acuologia. Oltre al comune di Palermo, è l’Assemblea Regionale Siciliana tutta a patrocinare l’ardita disciplina di Romano e Sindoca. Perfino l’ONU ha dichiarato il suo pieno appoggio all’Acuologia. Chissà in cosa consiste effettivamente un “patrocinio”. Perché tra i patrocinatori c’è perfino il movimento capitanato proprio da Gaetano Saya, cioè Destra Nazionale, bello in evidenza col suo stemma mutuato dal sigillo della CIA.
Tra i partners, RASBANK e Anna Fiore della Brokers Consulting di Genova, la città da cui è partita l’indagine sul DSSA (una ramificazione delle investigazioni su Quattrocchi). Il cognome Fiore fa venire i brividi, considerando l’area di estrema destra in cui Romano, Sindoca e Saya militano da protagonisti: viene in mente Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, quello che, espatriato in fretta e furia verso l’Inghilterra all’indomani della strage di Bologna, mise in piedi l’impero economico della Easy London, oggetto di notevoli e numerose controinchieste, di cui una pubblicata su Carmilla. Tuttavia, mentre con Easy London eravamo nel ramo lodging, con la Società di Acuologia entriamo nell’àmbito educativo: Pasquale Romano, infatti, ha messo in piedi un’autentica università, di cui è prorettore (il vicerettore è ovviamente Riccardo Sindoca). L’elenco dei corsi acuologici equivale a una classificazione aristotelica delle categorie del sapere umano, a cui si apponga il termine “acuologia”: si va dall’acuologia cristallografica all’acuologia metapsichica. Passando però per aree più attinenti all’inchiesta sul DSSA di Saya e Sindoca, come l'”acuologia investigativa”, un “master europeo” di 120 ore dove si insegnano discipline che erano il pane quotidiano per i poliziotti paralleli del DSSA (La strumentazione tecnologica nelle sue applicazioni d’intelligence; Elettronica; Sistemi di trasmissione; Monitoraggio ambientale video; Intercettazione ambientale; Apparecchiature tecniche…). O come il master in acuologia della sicurezza informatica (Il pirata informatico: azioni tipologia e motivazioni; Controllo del pirata informatico; I processi noomatici del comportamento e delle dinamiche del pirata informatico; I processi cognitivi del pirata informatico).
Non c’è che dire: un eclettismo multidisciplinare dalle inattese ramificazioni. Come quella che conduce alla ONLUS denominata Accademia per gli Studi Balistici, il cui statuto, all’articolo 2, recita testualmente che tale Accademia si propone di:
· approfondire, anche con l’applicazione della scienza Acuologica, in accordo con l’Università Europea di Acuologia – Agenzia Culturale di Informazione e di Comunicazione, gli studi della “BALISTICA” e delle varie specializzazioni collegate e di diffonderne i contenuti a livello professionale, agonistico ed amatoriale dello sport del tiro a segno, tiro dinamico, tiro pratico e tiro tattico – operativo;
· promuovere conferenze, manifestazioni culturali, dibattiti, convegni, seminari, corsi di formazione, su vari livelli, aggiornamento e lezioni di cultura generale, acuologica o speciale, in materia di balistica, trattando la tematica della sicurezza nel più ampio spettro, relativamente a tutte le armi impiegate per il medesimo sport nonché per attività professionali, attinenti alla sicurezza;
· editare e stampare giornali, notiziari, libri e qualsiasi altro materiale anche audiovisivo e telematico che sia necessario per lo sviluppo degli scopi statutari;
· studiare e realizzare programmi di attività per conto di enti pubblici e privati;
· rilasciare certificazioni su richiesta di enti civili, militari e religiosi.
Lungi da noi il desiderio di sapere a quali enti militari rilasci certificazioni l’Accademia di Studi Balistici, con la sua pedagogia acuologica. Del resto, simili competenze acuologiche sono piuttosto minoritarie rispetto allo spettro totale dei saperi e delle cariche che garantisce la disciplina inventata nel 1992 da Pasquale Romano, come è evidente da una superficiale navigazione su Google alla query “acuologia” (in particolare, al terzo risultato).
Resta il fatto che, a proposito di “ascolto di sé”, ora Sindoca dovrà fare ricorso a tutto il suo magistero acuologico: è proprio lui infatti che i magistrati genovesi vogliono ascoltare.