Il fatto che tu sia morto e sepolto non significa che tu non possa fare amicizie!
di Emiliano Mattioli
Attenzione: contiene umorismo di pessimo gusto
Internet, si sa, è luogo di scambi. Si scambiano merci, danaro, fumetti, informazioni e pareri. Si scambiano anche immagini ed emozioni. Tramite una webcam infatti si può parlare con un tale sull’isola di Huku Hiva* come se stesse nel nostro stesso salotto. A che serve il potere pseudomistico della telepatia quando la tecnologia riesce ad ottenere lo stesso effetto? A nulla! W la tecnologia, allora!
Quel che ancora la ricerca scientifica non riesce a fare è tutto ciò che concerne la sfera dell’occulto: tramite un PC (e stavolta non importa davvero se Win o Mac) non è possibile comunicare con i morti.
Ma ci stiamo avvicinando!
Grazie al servizio di questi pazzoidi è possibile installare una webcam perpetua all’interno della vostra bara (Live Coffin Cam). Quale opportunità di essere una star anche dopo il trapasso!
La serietà di questa simpatica azienda è comprovata da una telecamera di prova installata dentro la tomba di una sfortunata donna mancata prematuramente. L’unico problema è la data di inumazione: 15 Aprile 2003. Dopo due anni è ancora fresca e rosea. Ora: non sono mai stato un grande anatomopatologo, ma mi sembra un poco esageratino che il cadavere non si sia putrefatto neanche un minimo. Delle due l’una: o l’hanno imbalsamata oppure è una burla.
Voi che ne pensate? E’vero, è falso? E se fosse falso vi piacerebbe se fosse vero? Scrivetemi pure le vostre impressioni impressionanti a emiliano@fratellimattioli.it. Nel frattempo vado ad ordinare il mio micio bonsai.
*Ebbene sì, anche alle Isole Marchesi c’è internet, ce l’ha portato Antoine, quello di Pietre. O almeno così affermava in un documentario che ho visto tanto tempo fa in TV. Onestamente non so se sia effettivamente vero o se mi stavano prendendo in giro. L’unica cosa certa è che in quell’arcipelago lui c’è stato veramente.