di Jari Lanzoni
“Personalmente non ho nulla sui giochi di ruolo. Li hanno praticati alcuni dei miei figli e non ne è venuto nessun contrasto in casa.”
Luigi Accattoli, trascrizione autorizzata della sua corrispondenza con l’autore, che lo ringrazia di cuore per l’insperato sostegno.
L’Ambientazione
L’Idolatria è la venerazione fanatica degli idoli che dovrebbero simboleggiare una determinata divinità, o la rappresentazione di personaggi legati ad essa. L’Idolatria, nella sua forma più estrema, spoglia il simbolo di qualsiasi significato originario, sostituendolo con quello impresso nel cuore dell’idolatra.
Il secondo Concilio di Nicea del 787 permise ai cristiani la creazione di idoli, purché tale opera fosse moderata e non confondesse i fedeli portandoli all’idolatria. La venerazione ossessiva delle immagini dei santi, o la devozione acritica nei confronti di figure trascinanti, non sono altro che diverse forme del medesimo male.
Le connotazioni comuni di quanti ricadono nell’Idolatria sono l’omissione di coscienza e una tendenza patologica all’ottusità.
Anno 200X
“Capita spesso, infatti, che cattolici, comunisti, anarchici, fascisti e qualunquisti si ritrovino tranquillamente ed allegramente intorno ad un tavolo a giocare per ore intere senza che scoppi il minimo litigio di natura ideologica.”
http://www.miodiosalvami.net/tm/giochi_ruolo.html
Nell’anno 200X la neonata Costituzione d’Autorità Italiana è diventata ufficialmente legge. Anni di lotte segrete, conflitti di potere, stragi, manipolazioni delle informazioni e repressione del dissenso trovano la loro espressione in un atto costitutivo riconosciuto. L’azione, volta a stravolgere la costituzione italiana liberandola da elementi quali il ripudio della guerra, si è svolta in un clima agevolato dalle Armi di Distrazioni di Massa, il cui unico fine è manipolare e distrarre l’attenzione del popolo. In un mondo sconvolto dalle Guerre Petrolifere, il governo rivolge la propria attenzione verso una presunta fonte di inquinamento morale che rischia di corrompere i giovani: i giochi di ruolo.
Nello stesso periodo storico in cui la sicurezza nazionale è la massima priorità di ogni stato, da proteggere a oltranza contro qualsiasi contaminazione culturale e religiosa, queste abbiette creazioni di Satana sono infatti responsabili della vergognosa pratica della Tolleranza. Per fronteggiare la nuova piaga sorge l’Ordine di San Marcisio, un potente movimento di laici e sacerdoti del Kredo, la religione di stato, che accetta di buon grado le Tesi DemonoLudiche del sacerdote che ha dato il suo nome alla nuova fede. Suggellato il proprio legame con gli organi statali, il Kredo si adegua alle “Priorità Distrattive” mediante oculate scelte mediatiche.
San Marcisio
“Secondo me, che sono quasi un profano, i giochi di ruolo contengono gli elementi essenziali del meccanismo della narrativa. Che cosa fa uno scrittore, mentre è all’opera, se non impersonare una serie di personaggi? E cosa fa un lettore, se non partecipare allo stesso gioco e vivere diverse vite? Ho già avuto modo di dirlo: io raccomanderei i giochi di ruolo fin dalle elementari, quale strumento didattico.”
Scritti digitali di E. V., licenzioso pagano, colpevole di tortuosità creativa,
sottrattosi ai Sacerdoti del Kredo autoestradandosi in Messico.
Le voci che girano attorno a questo controverso personaggio restano volutamente non confutate dal Kredo, che in breve tempo è riuscito a trasformare il fanatico sacerdote in un’icona vivente. Già santo pur essendo ancora in vita, Marcisio compare ai suoi fedeli durante lunghi ed interminabili bagni di folla, in cui attizza gli animi contro questa o quella presunta incarnazione del Maligno.
Il suo sguardo lacrimoso e fanatico si è posato su numerose manifestazioni dell’espressività umana, tutte cadute sotto la dicitura “Demoniaca” prima e sotto i colpi dei fanatici MedioMarcisionisti poi. Dopo i giochi di ruolo è il turno della blasfema Musica Metal, delle produzioni cinematografiche ritenute sovversive rispetto alle fiction tranquillizzanti, della narrativa storica ritenuta troppo critica o tortuosa.
Ma mano che il mito di Marcisio cresce, i Kredoniani perdono gradualmente di vista le basi della loro fede, sostituendola con l’idolatria dell’uomo in quanto simbolo e non più per la sua funzione di rappresentante di… di… qualcosa, prima di lui.
Incitato a proseguire nella sua opera si sensibilizzazione sulla minaccia DemonoLudica, e propriamente sovvenzionato con generose donazioni, San Marcisio continua ad attizzare le folle attendendo il momento migliore per sferrare un attacco più efficace…
La notte dei lunghi dadi
“Come riconoscere un “giocatore”? Per le famiglie è molto importante riuscire a riconoscere con sufficiente precisione se i loro pargoli si stiano incamminando su questa pericolosissima e mai chiaramente segnalata strada di perdizione. … Una serie di ispezioni che non insospettiscano il ragazzo dovrebbero appurare se lo stesso conserva qualcuno dei seguenti oggetti: …”
http://www.miodiosalvami.net/tm/giochi_ruolo.html
L’occasione giunse la notte del 9 novembre 200X, quando il nipote di un noto magnate della finanza, dopo aver fallito un esame di squash universitario e aver riportato una rigatura sul proprio status symbol a 48 cilindri, si è suicidato tagliandosi le vene con un CD-Rom. Il detto supporto multimediale è risultato essere un archivio di manuali di giochi di ruolo, scaricati qualche sera prima da un giovane e prontamente masterizzati. In seguito la vittima lo sottrasse al pirata informatico credendolo un CD di Britney Spears, e lo trattenne presso di sé.
Nelle stesse ore in cui veniva dato l’annuncio di un filmato proveniente dalla prigione di Guantanamo, recante prove inconfutabili di corpi umani cremati in segreto all’interno della struttura governativa, l’Ordine di San Marcisio diresse prontamente l’attenzione dell’opinione pubblica verso l’influenza satanica proveniente dal “CD-Rom maledetto”, o “il Dungeon circolare assassino”, o “Il gioco del Maligno a 4x”.
Centinaia di negozi di giochi di ruolo furono dati alle fiamme, le vetrine infrante ricoprirono le strade, set di dadi furono sbriciolati dalla squadre d’azione Marcisioniste o si dilatarono per il calore delle fiamme, le fiamme si levarono alte dai roghi di manuali e espansioni, migliaia di miniature furono fuse assieme e colate negli stampi delle statuine di San Marcisio (modello standard 25 euro cad. — modello king size 55 ca. con CD di orazioni incluso). La maggior parte degli esercenti furono messi al bando e relegati in colonie lontane, oltre a dover pagare di tasca propria i danni subiti nella “notte dei lunghi dadi”, e i rapporti commerciali con i fornitori di giochi di ruolo proibiti per legge. I fanatici Marcisionisti iniziarono a dare la caccia a migliaia di Master e Giocatori, incamerandoli in appositi Istituti di Rieducazione.
Ludika
“La prima regola di Ludika è: non bisogna parlare di Ludika.
La seconda regola di Ludika è: non bisogna MAI parlare di Ludika.
Se tu sei qui significa che qualcuno ha infranto queste due regole.
La terza regola di Ludika è: finisci la scheda del tuo Personaggio e scrivi il suo background, poi spera che sia convincente…”
Discorso d’iniziazione al RolePlay Club di Bologna
I Master scampati alla “Notte dei lunghi dadi” si diedero alla macchia, chi nelle catacombe imitando i perseguitati per fede di svariati secoli prima, chi nelle poche aree verdi del paese non ancora privatizzate. Con il passare del tempo iniziarono a riunirsi e organizzarsi, strutturandosi come una vera e propria setta segreta. Dopo anni di un gioco in cui occorre ponderare su “motivazione-azione-conseguenza”, erano diventati incompatibili e refrattari con l’imperante stile di vita bidimensionale (consuma/imita).
I Master radunarono i loro Giocatori e fondarono Ludika, l’Ultima Libera Associazione, proponendosi di rintuzzare gli attacchi dei MedioMarcisonisti e permettere la sopravvivenza del Gioco di Ruolo, forse l’ultimo mezzo espressivo umano per sottrarsi all’appiattimento mentale. Lo scopo di Ludika è anche quello di salvare gli ultimi manuali o le espansioni, nascosti dai Giocatori catturati, assieme a rari set di dadi, giochi da tavolo, strategici o di carte collezionabili, miniature in piombo o altro. I membri dell’associazione non idolatrano questi oggetti, come i Marcisionisti fanno con i loro feticci iconografici con led lampeggianti, semplicemente li impiegano quali strumenti di gioco per sottrarsi alla mediocrità.
Risoluti a non piegarsi alla barbara cultura dell’Idolatria, i Giocatori di Ludika di preparano per l’Ultima Partita…
Tipi di Giocatori di Ruolo
“L’interpretazione è la miglior simulazione.”
Max Lambertini, roleplaying.it
Tra le file di Ludika si sono ritrovati diversi tipi di Giocatori di Ruolo, un’etnia vasta e piuttosto complessa che racchiude differenti stili di gioco, maturati in tempi e generazioni diverse. Ben prima dell’avvento dei Marcisionisti si era riusciti a distinguere quattro tipologie ben distinte di Giocatori: Munchkin, PowerPlayer, RolePlayer e RulePlayer. All’inizio del gioco occorre scegliere quale tipo di Giocatore interpretare tra quelli presentati di seguito.
Munchkin
Un tempo erano dei paria, ultimi tra gli ultimi, ma tra le file di Ludika i Munchkin si sono in parte riabilitati e sono stati ammessi ai tavoli degli altri giocatori. La causa del loro antico esilio risiede nella loro caratteristica principale: l’esasperante mendicanza, un processo di suppliche, piagnistei, invocazioni, corruzione e prostituzione fisica teso all’acquisizione di maggior potere, spesso a discapito dei propri compagni. Ma anche questa risorsa, se debitamente impiegata, potrebbe permettere a Ludika di sottrarsi dalle persecuzioni degli Idolatri Marcisionisti.
Tipiche frasi che il Munchkin pronuncia quando si rivolge a…
PowerPlayer: “che spada grande che hai…”
RolePlayer: “Ok… devi vendicare l’onore del clan e comprendere se questo implica seguire l’invisibile sentiero spirituale verso il Mu, riappacificandoti con il senso di colpa per il tradimento di tuo fratello… ma nel caso tu fallissi posso avere la tua Spada Corta +3 contro Mannari? Posso? Posso, vero? Dai, dimmi che posso, dimmi di sì e ti copro io le spalle nel prossimo dungeon…”
RulePlayer: “sei certo che non posso avere un altro oggetto magico? Guarda bene nelle regoline. Uno solo, uno piccolo. Tira un dado. Tira fuori la tabella, la tabella dai, dai, daaai, ti supplico, la tabellina, la tabellina dai, su, ti posso fare avere quell’espansione di Tunnel & Troll in pelle umana, daaai…”
PowerPlayer
Questo genere di Personaggi ha dato vita alla filosofia E.U.M.A.T.E. (Entra nella stanza, Uccidi il Mostro, afferra il Tesoro, Esci dalla stanza) dei giochi di ruolo, basata su di una potenza muscolare/di fuoco preponderante rispetto all’interpretazione. Ma nella lotta contro l’Idolatria anche la violenza smodata del PowerPlayer gioca un ruolo fondamentale: egli è il braccio armato di Ludika, creato per opporsi ai brutali Kredoniani MedioMarcisionisti. Purtroppo la segretezza non è la dote principale dell’Eumate-Man, quanto la combattività ed il protagonismo. Questa sua tendenza a sopravvalutare la propria potenza lo porta ad esporsi senza motivo, o sottovalutare la pericolosità di una situazione.
Tipiche frasi che il PowerPlayer pronuncia quando si rivolge a…
Munchkin: “#@@@€€ parassita, tocca ancora una volta il caricatore del mio Vulcan a otto canne rotanti e…”
RolePlayer: “Ok… devi vendicare l’onore del clan e comprendere se questo implica seguire l’invisibile sentiero spirituale verso il Mu, riappacificandoti con il senso di colpa per il tradimento di tuo fratello… Ma questa #%&# di Spada Corta +3 contro i Mannari la vuoi o no?!”
RulePlayer: “NO! NON ME NE FREGA UN $%&$% DELLA TABELLA SULLA DEIEZIONE APPLICATA AL RESIDUO DI CARBONIO DEL FUOCO DEL DRAGO, MI DICI O NO QUANTO $%&$% INFLIGGO DI DANNO?!”
RolePlayer
Si tratta del Ruolista, di colui che predilige l’interpretazione pura, anche svincolata da regole, tiri di dadi e tabelle. Predilige le ambientazioni complesse, le vicende avventurose e struggenti, i Personaggi portati a decisioni estreme. L’interpretazione è spesso così sentita, che i RolePlayer più esigenti prediligono giochi Live e Diceless, dove il Giocatore veste e si comporta come in una recita a canovaccio, senza impiegare dadi, regole complesse o tabelle. Grazie a questa loro particolarità, i RolePlayer sono diventati estremamente abili nell’aggirare gli Idolatri meno percettivi, sfuggendo ai terribili comitati delle R.O.M.M. o celando le loro vere attività sotto un’apparenza impeccabile.
Tipiche frasi che il RolePlayer pronuncia quando si rivolge a…
Munchkin: “La prima volta che ti ho detto di no doveva bastarti. Adesso battiti e fai del tuo peggio.”
PowerPlayer: “Somma pure tutti i tuoi poteri, Talenti e Capacità Migliorate, ma ricordati che la potenza di fuoco NON E’ la prerogativa di questo gioco.”
RulePlayer: “>SWARSH!< (Rumore di manuali, espansioni e fotocopie di tabelle che volano in cielo per un gesto liberatorio del RolePlayer)”
RulePlayer
Il Regolista conosce a menadito ogni riga di ogni manuale o espansione, ha memorizzato interi tomi e può disporre di regole in grado di alterare il gioco. Solitamente è un fine intellettuale, possiede una cultura elevata e tracimante, che non esita a mettere in gioco per l’altrui beneficio. Per quanto sia pedante e maniacale, la sua lealtà nei confronti di Ludika è assoluta, perché la società segreta protegge proprio quei materiali che stimolano ed appagano la sua mente fervida. Qualche anno prima dell’avvento di San Marcisio i RulePlayer entrarono in conflitto con i RolePlayer accusandoli dell’eresia Diceless, ossia dei sistemi di regole senza dadi, ma durante la creazione di Ludika decisero di mettere da parte i loro rancori, almeno temporaneamente.
Tipiche frasi che il RulePlayer pronuncia quando si rivolge a…
Munchkin: “Sei scappato con il bottino sottraendoti a sette combattimenti su sette, hai l’allineamento neutrale-ameba, in tre mesi di gioco hai guadagnato solo 12 Punti Esperienza concedendoti carnalmente al Master e, cosa peggiore, sbavi sulle mie espansioni in madreperla. Avrei anche potuto passare sopra a tutto questo fino a quando non hai iniziato a piangere… otto ore fa.”
PowerPlayer: “Tu avrai anche le caratteristiche implementate, armi smodate ed un’invidiabile potenza di fuoco. Ma io so da dove arriva tutto questo e come funziona… e come può smettere di funzionare…”
RolePlayer: “puoi afferrare la tua bella e saltare dal balcone con raro ardore, d’accordo, ma ti faccio notare che non hai dichiarato il tipo di corda che stai usando. Di default è una corda di canapa da 24 m, può reggere il vostro peso ma non vi da alcun bonus all’abilità Saltare, inoltre se la stai trattenendo puoi reggerti alla corda con una sola mano e quindi hai un -4 al Tiro. A questo punto devi fare una prova di forza per vedere se non rischi di farla cadere, e hai un malus di -3 perché usi solo un braccio. Non dimentichiamoci che lei ha Costituzione 18, fanciulla robusta, quindi il suo modificatore di Caratteristica viene sommato al malus precedente. Il balcone fornisce una copertura solo parziale contro archi e balestre entro i 10 metri, quindi subirai un malus di -2 alla Classe Armatura in caso di attacco. E’ tutto chiaro, no? Tira pure.”
Il Giocatore e la Spada
E’ facile intuire che diversi tipi di Giocatori di ruolo si possano comportare in maniera differente nella medesima situazione, come descritto nell’ esempio a seguire…
RolePlayer: ”Anziani del villaggio, ho superato la prova e dimostrato il mio valore. Ho marciato sui corpi dei miei avversari e bagnato con il loro sangue l’altare sulla rupe. Datemi la Sacra Spada perché possa porre fine dal dominio dei Demoni e cancellare l’onta che grava sulla mia famiglia!”
RulePlayer: “Come Paladino/Stregone di 17°/18° livello ho diritto ad un oggetto magico con un bonus pari al mio modificatore di caratteristica migliorata contro uno tipo specifico di creatura.”
Munchkin: “Voglio la sacra spada +5 contro Demoni! DEVO avere la sacra spada +5 contro Demoni! Tutti hanno la sacra spada +5 contro Demoni! Ti prego, Master! TI PREGO! Vuoi il mio rene, Master? >SGUOSH!< Eccolo! Coff coff… Vuoi mia sorella? Te la vado a prendere…! Cough, uff… Ah, la sacra spada +5 contro Demoni… Coff cough…”
PowerPlayer: “I miei Famigli Incantati Migliorati lanciano i loro sciami di meteore potenziate contro la tenda degli anziani del villaggio, io irrompo con lo scudo a torre in mithryl/pastacciaio +8 e saturo la stanza di quadrelli con la mia balestra a raffica multipla migliorata. Brucio i corpi degli anziani del villaggio, spargo le loro ceneri al vento e dispenso sale sui ruderi della capanna. Infine lancio l’incantesimo disintegrazione sull’altare e sulla rupe, poi lancio individuazione del magico, del male, dell’invisibile e dell’improbabile e mi faccio portare il manufatto dal mio Famiglio più fidato, che trucido subito dopo perché non si sa mai, metti che gli venga un fallimento in un tiro di Morale. Ah, finalmente la famosa sacra spada + 5 contro i Demoni. La credevo più grossa. Va beh, la metto assieme alle armi + 5…”
(1-continua)