di Walter Benjamin
La diminuita virilità di Hitler da confrontare con quell’arte femminile dei miserabili come li rappresenta Chaplin – tanto splendore e tanta meschinità
I seguaci di Hitler da confrontare con il pubblico di Chaplin
Chaplin – la lama dell’aratro che penetra le masse; il riso che scioglie la massa
Il terreno del Terzo Reich calpestato e su cui non crescerà più filo d’erba
Proibizione delle marionette in Italia, dei film di Chaplin nel Terzo Reich.
Ogni marionetta può imitare la mascella di Mussolini e ogni pollice di Chaplin può imitare il Fürer
Il povero diavolo vorrebbe essere preso sul serio e vuol subito offrire l’inferno intero
La docilità di Chaplin è visibile agli occhi di tutti, quella di Hitler solo a quelli dei suoi committenti
Chaplin presenta la comicità della serietà di Hitler; quando lui fa l’uomo per bene sappiamo chi è il Führer.
Chaplin è diventato il più grande attore comico perché ha incarnato il più profondo orrore dei contemporanei.
Il modello di Hitler non è quello militare ma quello all’ultima moda del signore distinto, gli emblemi feudali del potere sono fuori corso; resta solo la moda maschile. Anche Chaplin si attiene alla moda maschile. Lo fa per prendere in parola la casta dei signori. Il suo bastoncino è la canna a cui si arrampica il parassita (il vagabondo è un parassita come il signore distinto) e la sua bombetta che non sta più salda in testa rivela che pencola anche il potere della borghesia.
Si farebbe torto alla figura di Chaplin se la si interpretasse solo psicologicamente