Stallo democratico
In Ohio Bush è davanti di 150 mila voti, ma ci sono ancora 600 mila voti da scrutinare. Molti sono provisional votes che per legge non possono essere registrati prima dell’11 novembre. Il sistema elettorale americano non sembra più in grado di esprimere democraticamente una maggioranza
di Diario
Le televisioni avevano mandato tutti a casa convinte dell’ormai certa vittoria di George W. Bush. Poi il dietrofront. Il risultato dell’Ohio è ancora in bilico. E senza assegnare lo Stato del Midwest nessuno dei due candidati raggiunge la maggioranza e può essere proclamato presidente.
Si profila una situazione di incertezza che ricorda quella della Florida del 2000.
In Ohio sono all’opera 21 mila avvocati, praticamente un partito politico. Prima di proclamare il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America occorrerà arrivare al conteggio di tutti i voti dello Stato. Al momento i voti di scarto a vantaggio di Bush sono circa 130 mila, ma ci sono ancora circa 600 mila voti da scrutinare, considerando anche i provisional votes, i voti dati da elettori che si sono registrati al seggio, che per legge non possono essere certificati prima dell’11 novembre.
Non contando Ohio, Iowa e Nevada, al momento ancora incerti, sono 254 per Bush a 252 per Kerry. La maggioranza necessaria a essere eletti è 270. Per questo motivo chi si aggiudicherà l’Ohio che elegge 20 grandi elettori sarà il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Se, come pare, l’incertezza dovesse perdurare per giorni, si ripeterebbe clamorosamente l’esito delle presidenziali del 2000 che diedero la vittoria a Bush su Al Gore, in una situazione di sostanziale matematico pareggio, soltanto grazie a una decisione contestatissima della Corte suprema.
La notizia, più ancora dell’elezione finale di uno dei due contendenti, sarebbe allora rappresentata dal fallimento storico del sistema elettorale americano, che ormai pare incapace di esprimere democraticamente una maggioranza di governo.
Meno male che le elezioni in Iraq sono alle porte. Non potranno che andare meglio.