Ultimamente al dr. Spataro, procuratore aggiunto di Milano e persecutore da oltre un ventennio di Cesare Battisti, non ne va bene una. Dopo la figuraccia terrificante fatta nello Speciale di Canale 5 sul caso Tobagi (interrogato sul perché del rilascio del principale autore del delitto, Marco Barbone, e del mancato arresto della ragazza di questi, ideatrice dell’omicidio, Spataro forniva risposte ai limiti del comico e balbettava vistosamente), ecco che gli cade addosso il caso Fontana. Aveva definito l’arresto in Spagna dell’ex militante dei PAC Germano Fontana “un atto dovuto” e “una operazione lodevole”. Ora la sua stessa Procura ammette che la pena per Fontana (otto anni di carcere) era caduta in prescrizione da un anno, e che l’operazione “lodevole” era altresì inutile.
Notevole anche la magra figura dell’Ucigos, che nei primi, trionfali comunicati aveva attribuito la cattura di Fontana a un reparto speciale antiterrorismo, spedito in Spagna a seguire le mosse del pericolosissimo ricercato. Evidentemente l’Ucigos, di questi tempi, non ha problemi più importanti di cui occuparsi.
Tornando al povero Spataro, pubblichiamo il comunicato Ansa sul dietrofront della Procura di Milano, e un commento (antecedente le ultime notizie) tratto dal bellissimo blog di George. (VE)
MILANO – La Procura di Milano ha revocato l’ ordine di carcerazione per Germano Fontana, ex Prima Linea poi passato ai Pac, Proletari Armati per il Comunismo, nei quali militava anche Cesare Battisti. Fontana, ricercato per banda armata e associazione sovversiva, era stato arrestato in Spagna venerdi’ scorso, dopo 25 anni di latitanza.
Il pm dell’Ufficio esecuzione che ha revocato l’ordine di carcerazione ha ritenuto che la pena per Fontana sia prescritta dal 28 ottobre 2003.
Germano Fontana, che ha una compagna, una figlia di 8 anni, un lavoro da grafico a Barcellona, dove e’ stato arrestato la scorsa settimana (ora e’ in carcere a Madrid), aveva a suo carico una pena di 8 anni e due mesi di carcere inflittigli in Italia. Era stato condannato per partecipazione a banda armata, associazione sovversiva, per alcune rapine e per la detenzione delle armi dei Pac.
Nei giorni scorsi il difensore di Fontana, avv. Franco Gandolfi, aveva inoltrato istanza per ottenere la scarcerazione del suo assistito, affermando che la pena era ormai prescritta. Cosa che ora e’ stata confermata dalla Procura milanese. Fontana dovrebbe quindi essere presto scarcerato.
La Procura della Repubblica di Milano ieri ha trasmesso gli atti alla Procura Generale dello stesso capoluogo, la quale a sua volta inviera’ l’incartamento al Ministero della Giustizia per la trasmissione degli atti all’autorita’ giudiziaria spagnola.
23/09/2004 13:43
GRAZIA PER IL SIG. FONTANA: E’ TEMPO
di George
Germano Fontana, cinquantunenne ex membro dei Pac o, meglio, dei Pac di Battisti come notoriamente vogliono la magistratura ed il figlio di Torregiani, è stato arrestato a Barcellona dopo venticinque anni di latitanza preventiva.
Nel 1979, poco prima di essere arrestato, si era reso irreperibile ,venendo poi condannato a otto anni e due mesi di carcere per aver partecipato all’attività dei Pac custodendone le armi e collaborando a una rapina d’autofinanziamento rigorosamente fallita a un negozio di filatelia.
Nessun omicidio: reati associativi, o meglio “ideologici”, e niente collezione di francobolli.
La pena inflittagli senza difesa , resa gravosa dalle leggi emergenziali ,non azzerabile causa impossibilità di “pentimento”.
Insomma,un povero diavolo come il ladro di Totò nel film celeberrimo sulle guardie che inseguono e i fuorilegge che scappano.
Tra un anno la pena sarebbe stata prescritta. Una vita rifatta altrove, fuori dall’Italia, fuori da tutto. Venticinque anni di uomo non son bastati al giudice di allora, il sig.Spataro, per smettere di corrergli dietro. Il sig.Fontana è ormai logicamente un’altra persona: il sig.Spataro evidentemente no.
E questo mi riconduce al discorso della giustizia , ben più ampio del trovare colpe e chiuderle a chiave per non lasciare vuota la casella divenente macchia sulla carriera.
Quello che ha sostenuto l’accusa, ora da capo del pool antiterrorismo sostiene la caccia. Prius i pericolosissimi rifugiati ladri di polli.. pardon bolli e poi Al Qaeda, semmai ce ne fosse bisogno e coraggio.
Ineffabile lo Spataro esclamare a petto gonfio, con quell’aria di barbiere di riporti da paese, da descamisado spataccato del fondamentalismo sbirresco.., che il tempo con il suo scorrere è ininfluente e che verranno presi tutti. Parole da vendicatore,non da praticante del diritto.
Il figlio di Torregiani, intanto, dall’alto della sua autorità morale di vittima professionista e riconosciuta dallo Stato nell’albo ufficiale dei giudici morali comprendente generazioni di parentele varie, coglie l’occasione dei Pac in prima pagina per dire che Battisti va riacciuffato a ogni costo. Lui è stato colpito e invalidato, fortuitamente, proprio dal suo stesso padre in un’azione alla quale Battisti è estraneo. Ma Battisti è il capro espiatorio della disgrazia della sua esistenza: tutto sommato, comodo.
La grazia per Fontana? In un paese serio, gliela si darebbe in contumacia.
Io provo qui a chiederla. Ma senza crederci. Forse non sarò il solo, almeno lo spero. Ma se per Sofri, nonostante i Fo, i Ferrara e quant’altro da anni non se n’è cavato nulla, figurarsi per un carneade ex guardiano del bidone di benzina come questo grafico di mezz’età che da tempo aveva smesso, umanamente, la sua fuga.