Lo Ska è nato in Giamaica verso la fine degli anni ’50 come un miscuglio di R&B e Mento, che diede origine ad un ritmo contaminato che fu conosciuto come Ska. I Sound Systems diedero una spinta incisiva in avanti a questo sound ed alla sua popolarità, e nel 1964 lo Ska era ormai IL sound della Giamaica. E’ stato anche promosso al World Fair che quell’anno era a New York, dove artisti come Prince Buster e Jimmy Cliff si esibirono per la folla ammassata. Nel frattempo a migliaia di miglia di distanza in Inghilterra, gli immigrati giamaicani ed i giovani dell’epoca ascoltavano lo Ska, o Blue Beat come era conosciuto (chiamato così dopo il successo dell’omonima Label). Ma lo Ska non durò a lungo in Giamaica, e un’estate veramente calda rallentò il ritmo e nacque il Rocksteady, che poi alla fine degli anni ’60 si evolse in un Rocksteady e Skinhead Reggae. L’Inghilterra stette al gioco e nel 1969 questo Reggae era il sound del momento.
Una volta ancora la cultura giovanile britannica prese la musica nel cuore. Gli Skinheads portarono il Reggae ai vertici delle classifiche inglesi. Nonostante ciò il ritmo dello Ska fece di nuovo la sua apparizione in forma di Hits quali “Guns of Navarone” degli Skatalites. Due case discografiche inglesi presero il testimone a Blue Beat e Island. Trojan Record e Pama divennero sinonimi di Skinhead Reggae e Rocksteady.
Ma nel 1972, il Reggae si è mosso verso uno stadio più vicino alle origini conosciuto oggi, ed il movimento Skinhead è scomparso del tutto. Lo Ska è stato riscoperto dalla nuova generazione della fine degli anni ’70, così l’Inghilterra e Coventry in particolare divennero i punti focali della musica Ska. Durante questo periodo però lo Ska venne contaminato con il Punk. Il ritmo contaminato “offbeat” era ancora lì ma chitarre pesanti e testi consapevoli della situazione politica erano stati presi a prestito dal Punk, in particolare nel caso degli Specials, Selecter e i Beat. Nel frattempo Madness e Bad Manners sceglievano la via del fun pop.
Mentre nell’Inghilterra esplodeva il 2 Tone, come era affezionatamente conosciuto (una volta ancora chiamato in base al nome di un’etichetta musicale), lo Ska era stato a lungo dimenticato nella sua terra d’origine, la Giamaica. Nel 1982 la piccola fiamma dello Ska si era quasi spenta del tutto, gli Specials si erano sciolti, i Selecter avevano cambiato orientamento, i Madness erano una band di ragazzini inesperti, solo i Bad Manners alimentavano la fiamma.
Ma il 2 Tone aveva lasciato il segno nel suo pubblico, e i pochi appassionati incominciarono a formare gruppi e organizzare locali da ballo e ciò coincise con l’affermarsi del movimento Scooterista in rapida crescita, che aveva lasciato alle spalle le origini “Moderniste” e comprendeva Skinhead, Rudies e street Mods, chiunque avesse uno Scooter. I Bad Manners suonarono regolarmente per queste masse. Alla metà degli anni ottanta l’Inghilterra vantava di nuovo una mezza dozzina di gruppi Ska — The Trojans, Potato 5, The Loafers, Maroon Town, The Hotknives e The Deltones per nominarne alcuni. Allo stesso tempo in America si formavano bands, i Toasters lasciavano il loro segno, come anche i NY Citizens e i Boston’s Bim Skala Bim.
Mentre New York s’imponeva come punto focale, Inghilterra e America venivano raggiunte da Germania, Francia, Olanda, Spagna e Italia, che avevano tutte oramai una propria scena Ska vitale. Nel 1990 lo Ska in Inghilterra si è stabilizzato come un piccolo movimento underground, con bands che suonano su e giù per il paese. La stampa musicale e quella ordinaria hanno redatto vari articoli, ma il sound non ha fatto breccia nel pubblico di massa e si è fermato stabilmente nella scena underground.
La stessa cosa accadde in USA, solo in Germania si ebbe un discreto successo. Questo nuovo movimento globale fu per essere conosciuto come la “Third Wave” dello Ska, il suo sound rubava influenze da ogni periodo dello Ska, così come ne introduceva uno proprio caratteristico. Per molti il sound non era andato via, in America lo Ska è nuovamente all’ordine del giorno con canzoni al vertice delle classifiche e video di MTV, diffondendo lo Ska nel paese.
Attualmente c’è una variegata rassegna di musica Ska che va dallo Ska tradizionale (Skatalites, Hepcat, Slakers), 2 Tone (Bad Manners, The Specials), Third Wave (The Toasters, Bim Skala Bim, Let’s Go Bowling), Swing Ska (Skavoovie & The Epitones, Los Hooligans), Ska Jazz (Articles, Jazz Jamaica), Ska-core (Bosstones, Voodoo Glow Skulls), Ska Punk (Rancid, Reel Big Fish, Less Than Jake), fino ad arrivare allo Ska Pop (No Doubt, Save Ferris).
Con così differenti stili, è difficile che a qualcuno non piaccia lo Ska. Lo Ska è qui per rimanerci….. Buon Divertimento!
(da “Moon Ska Europe — Catalogue 1998” – Tradotto da Alan Cur)