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Nel momento in cui viene scritto questo post, le 11.32 del 12 febbraio ’04, sono 712 le firme raccolte a favore dell’APPELLO PER LA LIBERAZIONE DI CESARE BATTISTI (molte le stiamo tuttora inserendo manualmente). In Francia, una petizione consimile pubblicata dal sito Mauvaisgenre è stata sottoscritta da 1.400 persone. E’ una risposta di enorme impatto, se si considera che gli appelli sono on line da ventiquattr’ore soltanto. Nonostante l’incredibile e grottesca disinformazione praticata dai tv radio e giornali, la solidarità scattata attraverso la Rete dimostra che un’alternativa comunicativa esiste e dispone di un rilievo non indifferente. Moltissimi firmatari non si sono limitati a inviare nome e cognome: hanno scritto autentiche riflessioni sullo scandalo giudiziario e umano che colpisce in queste ore Cesare Battisti. TENIAMO TANTISSIMO A RINGRAZIARE CIASCUNO DEI FIRMATARI: non possiamo farlo personalmente, vista la massa di adesioni, ma è fondamentale per noi esprimere la massima gratitudine a ogni persona che ha sottoscritto l’appello. Tra i firmatari compaiono nomi di prestigio pubblico: scrittori(i moltissimi francesi, tra cui cito Serge Quadruppani, Pascal Dessaint e Dominique Manotti, pubblicati in Italia; tra gli italiani, oltre a Wu Ming che ha diffuso in newsletter l’appello e contribuito da sempre all’enorme diffusione della conoscenza sul caso Battisti, citiamo Nanni Balestrini, Tiziano Scarpa, Lello Voce, Marco Philopat, Sandrone Dazieri, Helena Janeczek, Luigi Bernardi), produttori cinematografici (Marco Muller, per esempio), disegnatori (come Vauro), giornalisti (come Loredana Lipperini di Repubblica), docenti universitari (da ogni nazione: l’UCLA americana e istituzioni tedesche, svizzere, oltre che francesi). E’ un’adesione importante, sia da un punto di vista emotivo (appena saremo in grado, consegneremo a Cesare Battisti le firme), sia da un punto di vista politico (la realtà, una volta di più, non è quella che appare nei media tradizionali, e la Rete permette una mobilitazione di straordinaria incisività, facendo apparire necessarissimo sciogliere anche culturalmente il nodo irrisolto di un tragico decennio).
Terremo aggiornati tutti sugli sviluppi del caso. Cominciamo sin da ora segnalando l’articolo di Libération e quello de il manifesto e il presidio degli scrittori francesi (saranno più di un centinaio, secondo le prime stime) davanti al carcere della Santé, a Parigi, lunedì 16 alle 17. Un appello al presidente Chirac è stato inoltrato dallo scrittore Patrick Pécherot.
Per quanto concerne l’Italia, stiamo organizzando, in varie città, eventi e serate per Cesare Battisti: quasi certamente a Milano, certamente a Bologna – daremo avviso per tempo.

Per coloro che ancora non hanno firmato l’appello e desiderano farlo, cliccate qui e compilate il form.
Per visualizzare tutti i firmatari, cliccate qui.
Diffondete ovunque.