di Giuseppe Genna
Mi permetto di segnalare un libro che non rientra nei canoni letterari usuali di cui si discute su Carmilla. E’ un libro di poesia: si intitola Umana gloria, l’autore è Mario Benedetti, 48 anni, originario del Friuli, e la raccolta è pubblicata nella prestigiosa collana Lo Specchio di Mondadori. E’, a mio avviso, uno dei libri più importanti usciti in Italia in questi ultimi anni. Come fa Giulio Mozzi sul suo blog, pubblico una poesia da Umana gloria, perché l’esperienza dell’emozione che irradia la letteratura è un patrimonio che va messo in comune.
Borgo con locanda
Come in un volo la corriera mi ha dato lo spiazzo con la facciata.
Era bello, i calzoni che cadevano larghi sulle scarpe grosse,
stare in mezzo alle foglie qua e là.
Mattine senza sapere di essere in un posto, dentro una vita
che sta sempre lì, e ha la fabbrica di alluminio, i campi.
Si muove il bancone quando si parla,
le finestre con i vasi, le tende minutamente ricamate.
Fuori i cortili corrono piano, le foglie vanno piano sotto le mucche.
Il cielo gira verso Cividale, gira la bella luce
sulle manine che avevamo, che è stata la vita essere vivi così.