di Giovanni Colombo
[da il Margine]
Venghino, venghino! Parte la nuova Facoltà di Filosofia dell’Università Vita — salute San Raffaele. Promotore: don Luigi Verzè. Preside: Massimo Cacciari. Il corso di laurea in filosofia è triennale e si organizza attorno a due curricula: filosofia della prassi e filosofia della mente e dei linguaggi. Fra i docenti: padre Enzo Bianchi, Edoardo Boncinelli, Luca Cavalli-Sforza, Roberta De Monticelli, don Bruno Forte, Salvatore Natoli, Piergiorgio Odifreddi, Giovanni Reale, Guido Rossi, Emanuele Severino, Salvatore Veca. Le attività didattiche si svolgeranno nel Palazzo Borromeo a Cesano Maderno, nel cuore della Brianza. L’antico complesso, stile barocco lombardo, con un ampio parco e 3.700 mq di affreschi, accoglierà ottanta aspiranti filosofi. Il costo annuo d’iscrizione è di 4.150 euro.
Questa notizia, che risale all’inizio di maggio, merita un’ampia eco. Mi pare un segno dei tempi. Innanzitutto una parola sui due protagonisti.
Cacciari: mente sopraffina ma eterno adolescente in moto perpetuo. Non sono in grado di valutare il filosofo, mi limito alle piroette del politico nell’ultimo decennio. Prima il movimento dei sindaci, poi il movimento del Nord-Est, poi l’Asinello, poi la Margherita… prima sindaco (dimissioni), poi europarlamentare (dimissioni), poi consigliere regionale (dimissioni)… Lungi da me fare la predica a qualcuno, apprezzo le migrazioni e le contaminazioni, sono anch’io nel mio piccolo un migrante e un contaminato, ma non si può continuare per tutta la vita a vivere di esperimenti. Ad un certo punto ti devi inchiodare e perseverare finché l’opera non sia compiuta. Se va avanti così, tra due anni Cacciari diventa prete, tra cinque Cardinale pronto a fare un giro da Papa (dev’essere una bella esperienza fare il Papa!).
Don Verzè: prete manager con uno spiccata propensione per gli affari nel settore della sanità. Nel 1966, in un’area di Segrate, inizia a costruire una clinica »Ospedale San Raffaele» e da allora le sue fortune coincidono con quelle della grande iniziativa immobiliare nota come »Milano 2» e patrocinata dalla società Edilnord sas di Silvio Berlusconi (per altre notizie sulla collusione tra i due gruppi e le due iniziative, o meglio sull’asservimento del San Raffaele ai prevalenti scopi speculativi di Milano 2, vedi il libro di Giovanni Ruggieri »Berlusconi — Gli affari del Presidente», Kaos Edizioni, pagg. 20-32). Il prete veronese trapiantatosi a Milano (ma mai accolto dalla diocesi) è tipo alla Marcinkus. Ogni frequentazione è buona, ogni furbizia è lecita, ogni mezzo è utilizzabile per raggiungere il bene. In nome di Dio, astuti come serpenti. Il tribunale può attendere.
Ora i due, l’intellettuale brillante dalla lingua sciolta, sempre pronto a commenti pret-à-porter, e il prete atipico dalla mano svelta, sempre pronto a fiutare l’affare giusto, festeggiano il connubio. Per nulla casto. Anzi, a mio modesto avviso, perverso per due ragioni.
La prima: Cacciari, e con lui nomi che sono per molti garanzia di qualità come il monaco Enzo Bianchi, don Bruno Forte, Salvatore Natoli, Salvatore Veca, accettano di dare la patente di mecenate illuminato ad un mercante spregiudicato. Lo sdoganamento di don Verzè è un segnale devastante, specie per i giovani che si dovrebbero elevare ad altiora. Quid est veritas, se l’accoppiamento non ha limiti, se tutti possono andare con tutti (basta mettersi d’accordo sul prezzo)? Quid est veritas, quando anche i chierici plaudono contenti ai finanziatori dalla dubbia moralità? Che l’unica veritas sia proprio il tradimento dei chierici?
La seconda: l’operazione è un’altra pesantissima martellata alle università statali. Come siano ridotte molte delle università italiane non c’è neanche bisogno di dirlo: troppa burocrazia, gerontocrazia invece di meritocrazia, spazi inadeguati, assenza di fondi per la ricerca. Però non è intellettualmente corretto dare ormai per scontato, anche da parte di professori che devono quasi tutto al pubblico o che addirittura continuano a svolgere nel pubblico la loro attività prevalente, che la qualità, l’eccellenza si possano perseguire solo nel privato, in circoli ristretti, nelle ville patrizie, lungo i vialetti che permettono finalmente esperienze peripatetiche. Dubito comunque che ci sia qualcuno in grado di contrastare l’impostazione di Cacciari & co. Intorno vedo solo mutismo/opportunismo mentre viaggia spedito il depliant pubblicitario che predica la fuga dai carrozzoni dell’istruzione statalista. Dagli stanzoni della Statale di Milano usciranno i travet, da Palazzo Borromeo in Cesano Maderno la classe dirigente. Preparata, profumata e ben pettinata (con 4.150 euro il trattamento è completo). Se vuoi essere moderno, se desideri entrare nelle fila della gauche cavial ulivista, non perdere tempo con vecchi moralismi, vieni con noi o mandaci i tuoi figli. Parola di Max (e benedizione di don Luigi).