attaccomoresco.gifdi Giuseppe Genna
In pochi giorni, ecco il terzo attacco, da parte di un uomo vicino al governo, mosso alla cultura italiana. Dopo Luttwak che dà a un editore del fiancheggiatore del terrorismo internazionale, dopo l’assalto a Sabina Guzzanti, tocca questa volta ad Antonio Moresco.
E’ successo l’altro giorno, a Otto e 1/2, davanti a un allibito Giuliano Ferrara. Era invitata la direttrice di collana Rcs e scrittrice Benedetta Centovalli. Si parlava di patria e Centovalli è l’editrice di Patrie impure (Rizzoli). Interveniva anche Stenio Solinas, de il Giornale: uno che non è noto ai più, ma a me è noto e sul quale inizio a fare da oggi un pesante lavoro di controinformazione. Centovalli, parlando del libro, racconta il racconto che Moresco ha scritto per Patrie impure, dove appare lo spettro di Alfredino Rampi che, invitato dal Presidente, dice di non volere venire su, vuole restare nel pozzo, perché l’Italia è indecente (potete leggerlo integralmente qui). Allora scatta Solinas e dice che è “quello scrittore lì”, cioè Antonio Moresco, che deve finire sottoterra.
Mi pare incredibile che nessuno abbia reagito. Mi pare gravissimo quello che ha fatto Solinas. Adesso inizio a postare un po’ dappertutto. Chi volesse inviare interventi, può farlo qui.