di Nico Maccentelli
Pallottole ecologiche senza piombo
Il Pentagono sta investendo milioni di dollari per dotare le forze armate degli Stati Uniti di pallottole ecologiche senza piombo: dovranno uccidere ma non contaminare l’ambiente. Il portavoce dell’Esercito Bob DiMichele ha spiegato che, con i proiettili attualmente in uso “bisogna sempre pagare qualcuno per eliminare il piombo contaminante”. Per questo motivo il Pentagono ha incaricato Alliant, il piu grande produttore di munizioni del mondo di fabbricare “un tipo di proiettile che possa uccidere o che possa essere sparato su un bersaglio senza per questo essere un pericolo per l’ambiente”.
The Independent (Gran Bretagna)
Tex Willer va in soffitta. Le sue “annaffiate di piombo caldo” saranno un pallido ricordo. Come il detenuto nel braccio della morte deve essere in grado di intendere e di volere nel momento del trapasso (e che diamine, ha diritto ad un’esecuzione con tutti i crismi!), come la donna militare che (evviva la parità) può massacrare anche lei su larga scala, una guerra preventiva, così come il grande poligono di tiro che va sotto il nome di USA, alimentato dalle lobbies delle armi statunitensi (vedi la Nationale Rifle Association), devono essere politically correct. Chissenefrega delle sparatorie quotidiane che coinvolgono anche i minorenni nei 51 Stati dell’Unione, o dei civili innocenti uccisi nelle varie aree calde in cui l’esercito dello zio Sam è impegnato. Quello che importa è sparare in modo ecologico.
Resta solo un dubbio: dei proiettili all’uranio impoverito La Casa Bianca e il Pentagono cosa ne faranno? Continueranno, come hanno fatto finora, a somministrarli in gran quantità nelle zone che hanno la sfortuna di essere liberate dai marines, promuovendo una legge che aumenterà i limiti di tolleranza consentiti per le radiazioni, come di solito si fa per i gas di scarico o per l’inquinamento chimico industriale? Proporranno all’ONU una road map per definire i confini tra le zone di utilizzo dei medesimi proiettili? Rivestiranno l’uranio impoverito di materiale eco-compatibile? Confidiamo nel loro proverbiale senso civico.
Ritrovato il corpo di Usigrai
Libero, il Giornale e il Foglio, confermano: il corpo carbonizzato ritrovato in viale Mazzini a Roma è di Usigrai, il nipote sindacalista e giornalista di Saddam Hussein. Dopo l’uccisione di ‘Uday e Qusay, figli dell’ex dittatore di Baghdad e di Enza Sampò, l’offensiva di Mediaset contro l’aRai e l’attacco delle tre testate berlusconiane prima citate contro la Botteri e la Gruber, le forze della Coalizione delle Libertà hanno quasi raggiunto il loro scopo: annientare i “giornalisti canaglia” alla Italo Moretti e dare all’informazione un’unica grande voce monocorde . Goebbels e Gustavo Belva docent.