di Roberto Sturm
Personaggio schivo, defilato dalla mondanità e dai riflettori delle scene consuete, Claudio Piersanti ha scritto alcune delle pagine più importanti della letteratura italiana degli ultimi vent’anni.
Questi quattro racconti riproposti da peQuod in un unico volume, esperimento prezioso e riuscitissimo, non ne sono che un’ulteriore conferma.
Apparsi singolarmente in diverse pubblicazioni durante gli anni Novanta, i racconti presenti in Comandò il padre sono legati tra loro da diversi fili conduttori, da molte analogie, alcune più evidenti altre meno, che rendono il volume compatto e omogeneo.
Con uno stile asciutto, mai essenziale né tantomeno minimalista, l’autore abruzzese da anni trapiantato nelle Marche, parte da situazioni apparentemente chiuse, da situazioni apparentemente intime, per gettare il suo sguardo (narrativo) implacabile verso le ipocrisie della nostra società.
Sono i rapporti familiari (fratello/sorella, padri/figli, fratello/fratello) il nesso più evidente (ma, ripeto, non l’unico) che lega i racconti, rapporti che non sono che un’espediente per indagare le meschinità, gli odi, i rancori, i (ri)sentimenti quotidiani. Claudio Piersanti non si risparmia e non risparmia, soprattutto, nessuno. E lo fa con una scrittura che non lascia alibi al lettore, con un linguaggio crudo e diretto, con dialoghi che non lasciano niente al caso e che rendono la narrazione incalzante, il ritmo serrato.
Cinghiali è, secondo me, la punta di diamante di questo volume. Il ritorno da parte di due figli, fratello e sorella, nella casa dei genitori dopo la loro scomparsa per venderla, non è che l’inizio, da parte di lui, di schermaglie per rigettare sulla sorella tutti i rancori e i risentimenti accumulati per anni. Sono i dialoghi, le reazioni e gli stati d’animo dei protagonisti, l’esasperazione di alcune situazioni a rendere assolutamente credibile questa storia. Questa come le altre tre.
Un volume imperdibile per tutti gli amanti della buona letteratura, per tutti coloro che vogliono andare al di là di leziosi esercizi di stile che lasciano il tempo che trovano.
Un volume imperdibile, direi didattico, soprattutto, per chi ha voglia di imparare qualcosa sotto il profilo letterario.
Claudio Piersanti – Comandò il padre – peQuod – 10 euro