Basta con i ‘se’ e con i ‘ma’: una guerra, quando è da fare, va combattuta nel migliore dei modi.
E permettete, uno come il sottoscritto rappresenta il meglio. Un cyberguerriero (quale io sono) oggi è la massima evoluzione in fatto di combattimenti.

La mia divisa è una tuta di nuovi materiali superleggeri: antiproiettile, dotata di microtubuli interni per far evaporare il sudore, impianto di climatizzazione, kit per la misurazione di temperatura, pressione arteriosa, per analisi del sangue, elettrocardiogramma, disinfezione e tamponamento ferite, flebo nutritive o disintossicanti, riserva di acqua potabile; le funzioni vitali sono costantemente monitorate e, se occorre, il Comando è allertato automaticamente: l’Unità Medica opera a distanza tramite le protesi sanitarie della tuta. Stivali sono antifiamma con meccanismo che agevola il passo, diminuendo lo sforzo fisico. Elmetto a infrarossi; mini-microfono impiantato nella gola, auricolari inseriti nell’osso mastoide. Micromputer per chiamare in qualunque istante il Comando o i ricognitori aerei senza pilota, i satelliti, stazione spaziale, Base Lunare.

OGNI SOLDATO È UN SENSORE

Sul cranio ho un chip con elettrodi esterni sottili come capelli: mi collego col satellite e le immagini dall’alto mi entrano direttamente nel nervo ottico, vedo come se i miei occhi guardassero dal cielo, scopro postazioni nemiche a decine di km., individuo movimenti intorno a me, regolo la gittata delle mie armi.

OGNI COMBATTENTE È UN NODO NETWORK IN TEMPO REALE

La mise da guerra che indosso costa miliardi: modello Angelo Sterminatore. Porto proiettili, armi chimiche, mini-missili, armi sporche. Il mio sistema emopoietico è bio-ingegnerizzato: il brevetto mi fa sopravvivere anche alla perdita di tre litri di sangue (il sistema lo ricostituisce velocemente), e può farmi salire velocemente fino a 4000 metri di altitudine senza scompensi. Un cyberguerriero come me non può farsi ammazzare (sarebbe una perdita economica enorme). Un cyberguerriero non deve sprecare armi e vite di civili, se ci sono le tv che infestano i teatri di guerra. Non posso svelare oltre. Molte funzioni bellico-biologico del mio organismo sono brevettate. Se ogni individuo si ritiene ‘unico’, ciascun cyberguerriero è più unico ancora, perché un’alta percentuale del mio corpo è secretato, è proprietà esclusiva di MinDifesa. Eppure apprendiamo di gente ci contrasta, che non apprezza le nostre qualità, il nostro sacrificio. Non sanno, ingrati, che se noi non esistessimo, in prima linea dovrebbero andarci loro chissà con quali risultati.
La verità è che neanche il Governo comprende fino in fondo il nostro valore.

OGNI CYBERGUERRIERO NON HA PREZZO

Altro che quella paga ridicola che ci danno.