Dal 19 maggio, nelle librerie: Carmilla Speciale n.1, Il futuro nel sangue. 19 racconti di
fantascienza italiani sul potere a cura di Vittorio Catani. 354 pagine, 9
euro.
LA GUERRA E’ PACE
L’IGNORANZA E’ FORZA
LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’
(George Orwell, 1984)
Un’antologia di diciannove racconti, con firme di autori noti e notissimi della fantascienza italiana. Diciannove apologhi il cui fil rouge è la rappresentazione di trasformazioni e stravolgimenti sociali, la ‘politica’ (in senso lato), in una parola: il Potere. D’altro canto, si sa, nel Dna della moderna science fiction echeggia il romanzo utopistico settecentesco e ottocentesco. Il lettore ritroverà in queste storie, variate per temi e stili, i luoghi canonici del “genere” (viaggi nel tempo, universi paralleli, scenari cyber, realtà virtuali, distopie, ucronie, guerre future, esplorazione di lontani pianeti, incontri con ET), in pagine dal taglio avventuroso, storie di spionaggio, d’amore; situazioni d’impianto intimista, psicologico, allegorico, satirico; umorismo demenziale, momenti avantpop; un paio di titoli legati anche all’horror, un paio ai confini del fantastico… Con il fil rouge ricorrente, esplicito o sfumato che sia. Perché questa fantascienza, questi narratori, il futuro – specchio del presente – davvero ce l’hanno “nel sangue”.
Valerio EVANGELISTI, Stallio e Ollio, Terror Detectives
Franco RICCIARDIELLO, Frammenti degli occhi di Tiberio
Alberto COLA, Il funerale delle rose
Claudio ASCIUTI, Amore, rivoluzione e la teoria dei bisogni
Giovanni BURGIO, Anita
Luca MASALI, Enver e la principessa
Umberto ROSSI, Dall’altra parte
Enzo VERRENGIA, La Luna Verde
Giulio LEONI, Meraviglia, il bello della guerra
Francesco GRASSO, Tra il Nilo e il Ruwenzori
Nico MACCENTELLI, Coscienza sporca
Giuseppe O. LONGO, Il reddito della vergogna
Carlo FORMENTI, Il guano liberatore
Domenico GALLO, Impossibile dormire la notte qui
Roberto STURM, Amici
Gino NARDELLA, 1–2–X Files
Nicoletta VALLORANI, Taboulhe
Silverio NOVELLI, La figlia scomparsa
Vittorio CATANI, Il pianeta dell’entropia
Copertina di Giuseppe Festino
[incipit del racconto di Valerio Evangelisti]
A bordo dell’Air Force One, George W. Bush, presidente degli Stati Uniti, contemplava inorridito l’incredibile spettacolo proposto dagli schermi televisivi fissati alle pareti dell’abitacolo. Dopo il primo aereo, un secondo si era appena schiantato contro le Twin Towers di Manhattan. Una visione allucinante e spaventosa: in un perfetto silenzio, rotto solo dalle voci affannose e incredule dei commentatori, una vampata di fuoco e di fumo si stava levando dalla struttura ferita dell’altra torre, dopo che la prima già ardeva alla sommità.
Bush, pallidissimo e sconvolto, si lasciò cadere su una delle poltroncine. Si passò la destra sulla fronte, madida di sudore. Aveva le dita che gli tremavano, quando fece cenno a uno degli ufficiali presenti, angosciati quanto lui, di passargli un telefono. Per fortuna non c’era numero da comporre. Si limitò a sollevare la cornetta.
– Dick? – mormorò con timbro impastato, quando udì all’altro capo la voce turbata del vicepresidente Dick Cheney. – Grazie, sono contento che i miei stiano bene, ma non è per questo che ti chiamo… – Chiuse gli occhi, deglutì, poi riaprì lentamente le palpebre sulle iridi azzurre. – Dick, io credo… Credo che ci resti una sola soluzione… Sì, hai capito benissimo. Stanlio e Ollio.