di Alessandra Daniele
La conduttrice si volta verso il suo ospite.
– Che ne pensa di questa polemica?
– Non posso che associarmi alla dichiarazione del premier in merito, perché sono un leccaculo che non ha un’opinione autonoma.
– Cosa?…
– Ho detto che sono un cialtrone incompetente e servile, capace solo di ripetere a pappagallo le balle del premier e di eseguire i suoi ordini. Ed è per questo che mi ha nominato.
– E lo dice così?
– Sì, tanto gli elettori non possono farci niente. Non ci sono alternative al premier. Dall’altra parte ci sono un puttaniere ottantenne, un ufologo, e uno con scritto sulla felpa “Pìnzolo”, il nano padano.
– Si dice Pinzòlo.
L’ospite ridacchia.
– Ah, beh, questo cambia tutto.
– Gli elettori forse voteranno il partito del premier, ma non voteranno lei personalmente.
– Ma non potranno mica scegliere chi votare, le liste saranno decise dal partito, e gli italiani dovranno adeguarsi. Si fidi, abbiamo pensato a tutto.
– E quindi credete di non avere più neanche bisogno di mentire?
– No, qualche balla dovremo continuare a raccontarla, è solo che stamattina non ho voglia. I suoi telespettatori sono sopra i settant’anni, non twittano, ed entro dieci minuti si saranno dimenticati tutto quello che ho detto.
– Avete proprio la faccia come il culo.
– La ringrazio.
– Pubblicità.
[”Chamber of deputies” è il modo in cui Renzi ha tradotto ”Camera dei deputati” nel suo discorso a Washington. È probabile che lui intenda letteralmente ‘‘Camera dei vice”]